.

 

N° 98

 

IL GIORNO DEI DEMOLITORI

 

Di Carlo Monni

 

 

1.

 

 

Il cielo sopra la capitale della piccola Repubblica di Santa Providencia nei Caraibi è improvvisamente scosso dai violenti effetti sonori e luminosi dello scontro tra l’avventuriero in armatura noto come War Machine ed un misterioso umanoide corazzato di colore verde.

All’interno della sua armatura James Rupert Rhodes si rivolge all’intelligenza artificiale che ne governa il sistema operativo:

-Antigone, che diavolo è quel coso?-

<<Robot da battaglia. Designazione: Demolitore. Inventato e brevettato da Drexel Cord nel…>>

-Drexel Cord? Qualche parentela con Edwin Cord?-

<<Il fratello maggiore. Scienziato di valore, inventò il Demolitore che nelle sue intenzioni doveva essere superiore ad Iron Man ma sfuggì al controllo e Cord morì nel tentativo di fermarlo.>>[1]

-Ora che me lo dici, mi sembra di averne sentito parlare. Ma se Cord è morto, chi ha realizzato questa versione?-

<<Nei miei database non ci sono notizie al riguardo.>>

-Chissà perché non ne sono sorpreso?-

            Durante lo scambio di battute tra lui ed Antigone, War Machine ha rintuzzato un po’ di attacchi del suo avversario robotico ed ora reagisce con un colpo di uniraggio. Il Demolitore prende in pieno il colpo, barcolla, poi il suo petto brilla e ne esce un raggio luminoso che investe in pieno War Machine.

<<Attenzione: avaria di sistema. Il sistema operativo ha cessato di funzionare.>> avverte Antigone.

-Cosa?- esclama Jim Rhodes mentre comincia a precipitare al suolo.

<<Riavvio del sistema in corso. Il riavvio potrebbe richiedere alcuni minuti.>>

-Meraviglioso.- commenta Rhodey in tono sarcastico

<<Riavvio completato al 42%. Tempo residuo stimato….>>

            Potrebbe non essere sufficiente, pensa Rhodey un secondo prima dell’impatto col suolo.

 

            Aeroporto Internazionale McCarran di Las Vegas. Mentre attende il suo volo per New York Tony Stark ha decisamente l’aria preoccupata. Ha perso due giorni della sua vita, due giorni apparentemente passati nel divertimento più sfrenato e di cui non ricorda nulla. Il suo ultimo ricordo cosciente è che stava guidando verso New York dopo essere stato ad ispezionare la villa di famiglia incendiata da mani ignote. Ricorda che stava parlando con Pepper Potts e da lì in poi il blackout più completo sino a che non si è risvegliato in una suite di lusso assieme ad almeno due donne per lui assolutamente sconosciute.[2]

            Non gli capitava più da quando Kearson DeWitt infettò il suo sistema nervoso con una specie di virus manovrandolo come un burattino.[3] Senza contare quella volta che Immortus prese il controllo della sua mente trasformandolo in un assassino al suo servizio.[4]

Da allora lui ha preso tutte le contromisure possibili per impedire che la cosa potesse ripetersi, quindi, cosa gli è successo? Deve scoprirlo a tutti i costi e finché non sarà sicuro che non c’è pericolo, meglio non usare l’armatura.

Mentre sale sull’aereo il suo pensiero va a Pepper Potts,. Sarà preoccupatissima. Forse avrebbe dovuto chiamarla ma non avrebbe saputo cosa dirle. Affronterà il problema una volta arrivato a New York.

Appoggia la testa sul sedile e cerca di rilassarsi, non gli riesce.

 

L’uomo dai capelli e barba castani così chiari da essere quasi biondi che indossa un impeccabile completo color panna si concede un sorriso soddisfatto mentre esce dalla sua suite e si avvia verso l’ascensore. Il primo esperimento è stato un successo completo. Ora può dare il via alla seconda fase del piano.

Accanto all’ascensore lo attende una giovane donna dai capelli platinati che indossa un tailleur color salmone. Un occhio attento noterebbe sotto la giacca un piccolo rigonfiamento prodotto dalla presenza di una pistola.

Dopo concisi saluti, la donna gli dice:

-La trovo in forma.-

-Mi sono divertito.- replica lui sibillinamente.

            E mi divertirò ancora di più quando avrò finito di distruggere la vita e la reputazione di Tony Stark, pensa.

 

 

2.

 

 

Il cielo sopra il Cantone di Zurigo è improvvisamente scosso dai violenti effetti sonori e luminosi dello scontro tra l’avventuriero in armatura noto come Iron Man ed un misterioso umanoide corazzato di colore verde.

L’intelligenza artificiale della sua armatura ha appena dato a Eddie March le stesse informazioni sul suo avversario fornite a War Machine.

-Mi ricordo del Demolitore.- dice Eddie -All’epoca seguivo tutte le imprese di Iron Man senza immaginare che un giorno lo sarei diventato io stesso. Questa mi sembra una versione più… moderna.

<<Un upgrade temo che fosse inevitabile.>> replica Antigone <<Il vecchio modello era ormai obsoleto. Le armature realizzate da Mr. Stark oggi sono…>>

-Ok, non ho bisogno di una lezione sui progressi della tecnologia. Mi interessa solo sconfiggere questa lattina ambulante e rispedirla dal suo padrone.-

<<Il modello originale era vulnerabile sul retro, alla base del collo, dov’era situato il quadro comandi.>>

-Uhm, tanto vale provare.-

            Iron Man si solleva oltre il Demolitore e poi ritorna verso il basso sparando una scarica di repulsori a piena potenza al punto dove la testa del robot si attacca al resto del corpo. Il Demolitore trema per un attimo poi si volge verso Iron Man e dai suoi occhi escono due raggi gemelli che lo avvolgono completamente.

Eddie urla.

 

            A New York Rebecca “Rae” Lacoste si sveglia e si guarda intorno e per un momento è disorientata poi ricorda tutto: è nella suite di Jason Halloway all’Hotel Plaza e lui è lì, accanto a lei, ancora addormentato, nello stesso letto.

            Di tutte le stupidaggini che poteva fare, finire a letto con uno studente universitario molto, forse troppo, più giovane di lei, per ripicca per il tradimento di suo marito è stata probabilmente la più stupida… o magari no. Non ha forse deciso che il suo matrimonio con Rhodey è finito da quando lui è stato a letto con Glenda Sandoval? Non ha niente di cui rimproverarsi, questa è la verità: ora che è una donna libera può divertirsi come le pare. Se solo fosse davvero così facile.

 

            Quando vede Tony Stark entrare nel suo ufficio alla Stark Solutions Pepper Potts gli corre incontro e lo abbraccia. Dopo un lungo bacio gl chiede:

-Dov’eri finito? Ero preoccupatissima per te. Non ti sei fatto sentire per due giorni ed eri irrintracciabile. Che ti è successo?-

Tony si siede su una poltroncina e risponde:

-Non lo so, non so davvero cos’è accaduto.-

            In breve Tony racconta a Pepper quel poco che sa. Alla fine Pepper scuote la testa e dice:

-Venisse da qualcun altro la considererei una storia ridicola ma a te…a tutti noi… sono successe le cose più strane. Cosa pensi che sia successo?-

-Non… non lo so.- ammette lui sconsolato- Riesco a pensare solo a due possibili eventualità: o la mia mente sta perdendo colpi per qualche motivo oppure…-

-… oppure, qualunque cosa sia accaduta è in qualche modo opera di qualcuno dei tuoi nemici, è questo quello che pensi?-

-Quasi lo spererei: saprei come affrontare la cosa. Nell’altro caso…-

Tony lascia la frase in sospeso e Pepper lo stringe a sé ancora una volta.

 

 

3.

 

 

Disteso al suolo War Machine osserva il Demolitore scendere verso di lui, mentre la voce monotona dell’intelligenza artificiale della sua armatura continua con la sua litania:

<<Riavvio del sistema completato al 58%. Riavvio del sistema completato al 64%. Riavvio del sistema…>>

            Adesso basta! Pensa Jim Rhodes; sono stufo di aspettare. Con uno sforzo poderoso si rimette in piedi e grida:

<<Facciamola finita adesso!>>

<<Mi permetta di avvisarla, Mr. Rhodes: agire prima del completo riavvio può compromettere l’integrità del sistema. Consiglio di aspettare almeno un altro minuto.>>

-Non ce l’ho un altro fottuto minuto.- replica Rhodey.

            Un attimo dopo il Demolitore lo travolge. Rhodey sente fin dentro l’armatura la forza dell’impatto e stringe i denti. L’inerzia spinge lui ed il suo avversario in mare dove affondano rapidamente.

            War Machine si aggrappa al robot e si rivolge ad “Antigone:

-Quanta potenza abbiamo a disposizione?-

<<Il riavvio del sistema è quasi completo, per cui al momento l’armatura è operativa al 98%.>>

-Usa tutta l’energia disponibile per una scarica di uniraggio.-

<<Ma signore… questo vorrebbe dire…>>

-Non discutere: fallo e basta!-

            Un attimo dopo si ode una potente esplosione poi una colonna d’acqua si solleva per qualche metro ed infine ricade con un tonfo.

 

            Dalla terrazzina del suo studio all’hotel Sol del Mar da cui dirige abitualmente i suoi affari poco puliti l’uomo chiamato Graydon Creed osserva lo spettacolo e mormora:

-Interessante.-

-Credi che sia morto?- chiede una donna bionda che indossa un microscopico bikini ed è distesa su una sedia a sdraio.

-War Machine? Difficile dirlo mia cara Birdy. Quelli come lui… come noi, per essere esatti… sono molto difficili da uccidere, dovresti saperlo. Noi due ne siamo la prova.-

-È stato gentile da parte tua riportarmi in vita, visto che sei stato tu ad uccidermi.- replica, quieta, la bionda.-[5]

-Un grave errore da parte mia di cui mi sono pentito ed a cui ho chiesto al Dottor McCoy di porre rimedio. È per merito suo se sei di nuovo tra noi ed hai potuto smascherare l’inganno di Parnell Jacobs.-[6]

-Ma i miei poteri telepatici non hanno funzionato bene con lui: ho avuto solo una lettura superficiale. Forse sono rimasti danneggiati nel processo di rinascita.-

-O forse Jacobs aveva una qualche forma di difesa dalle intrusioni telepatiche. Per fortuna il nostro alleato ci aveva informato che qualcuno sarebbe venuto a cercare la nostra bambina prodigio e ci ha fornito il Demolitore come difesa.-

            Le acque sono tornate calme. Nulla si muove.

-Forse si sono eliminati a vicenda.- commenta Creed -Mi chiedo se il nostro committente si aspettasse proprio War Machine o temesse piuttosto Iron Man.-

-O entrambi.- ribatte Birdy indicando una figura che dal cielo sta scendendo verso di loro: l’inequivocabile figura corazzata di Iron Man.

            L’uomo in armatura rossa e oro si ferma a mezz’aria davanti alla terrazza e dice:

<<Graydon Creed… dobbiamo parlare.>>

 

            Oyster Bay è una piccola comunità della Contea di Nassau, Stato di New York che si trova sulla riva nord delo Stretto di Long Island ed è nota per essere la residenza favorita del Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt nonché per ospitare le residenze estive e non solo di molti ricchi dell’area metropolitana di New York che preferiscono la sua quiete alla vita frenetica della grande città.

            È qui, davanti ad una di queste dimore, che si ferma una limousine nera. Dal posto di guida scende una donna alta ed attraente che indossa la tradizionale divisa da autista con tanto di berretto, con una gonna invece dei pantaloni. Apre la portiera posteriore lasciando scendere l’uomo dai capelli e barba castani e l’abito color panna che abbozza un sorriso e dice:

-Grazie Linda.-

L’uomo si china all’interno dell’auto e si rivolge alla donna platinata che nasconde una pistola ed ad un’altra ragazza bionda che indossa un vestito rosso ed è seduta davanti alla prima:

-Aspettatemi qui, non mi ci vorrà molto.-

-È sicuro di non volere che l’accompagni?- chiede la platinata.

-La ringrazio della premura, Miss Kaufman, ma sono certo di potermela cavare da solo. Lei tenga compagnia a Miss Birch fino al mio ritorno.-

            La donna fa una faccia seccata ma non dice nulla ed anche la sua compagna rimane silenziosa. Sotto lo sguardo vigile dell’autista l’uomo si dirige verso la casa.

            Un compassato maggiordomo lo accompagna sino ad un salone dove, ad aspettarlo ci sono quattro uomini e quattro donne. Lui li saluta uno ad uno:

-Vi ringrazio di aver accettato il mio invito. Ora che ci siamo tutti, possiamo discutere del nostro obiettivo comune: l’annientamento totale di Tony Stark.-

 

 

4.

 

 

            L’armatura nera ed argento di War Machine scivola sempre più verso il fondo del mare. Nessun segno di vita viene dal suo occupante mentre intorno aad essa fluttuano rottami metallici di colore verde, poi l’oscurità dei fondali la inghiotte.

 

            Graydon Creed non sembra per nulla impressionato dalla figura in metallo rosso ed oro che è ferma a mezz’aria davanti a lui e con voce calma replica:

-Parlare di cosa?-

<<Lo sai bene.>> ribatte Iron Man <<Da quest’isola sono partite azioni ostili contro Tony Stark ed i suoi amici. Se non mi consegnerai i responsabili, sarò costretto a catturarli personalmente usando tutti i mezzi a mia disposizione.>>

-È una minaccia? Ti faccio notare, Vendicatore, che hai violato i confini di uno Stato sovrano senza autorizzazione.-

<<Se credi che questo mi impressioni, ti sbagli di grosso.>>

-Volevo solo avvertirti.- senza mutare espressione Creed dice con voce stentorea -Procedi Scalphunter.-

            Si ode un sibilo ed un missile terra aria colpisce Iron Man che viene sbalzato verso l’alto per poi ricadere verso il suolo.

-Non può dire che non l’avessi avvertito.- commenta, ironico Creed.

 

            La donna che si fa chiamare Madame Masque rientra nel suo appartamento e si toglie la maschera dorata che le nasconde il volto rivelando non i lineamenti devastati di Whitney Frost ma quelli aggraziati di Bethany Cabe.

-Che significa questo?- esclama una voce di donna alle sue spalle.

            Stupida, si dice Bethany voltandosi, avresti dovuto ricordare che Ling McPherson è tua ospite. Sei stata imprudente ed ora devi pagarne le conseguenze.

            Quando si è completamente voltata nella sua mano destra impugna una pistola.

-Mi dispiace, Ling,- dice con voce triste -Non avresti dovuto scoprirlo.-

-Tu non sei Bethany, sei Whitney Frost.- comprende Ling -Il trasferimento mentale del Conte Nefaria ha avuto successo, ci hai preso in giro da allora!-

-Brava. Ora che l’hai capito, comprenderai che devo impedirti di rivelarlo.-

-Vuoi uccidermi? In altre circostanze lo troverei ironico: ieri[7] mi hai salvato la vita ed oggi vuoi togliermela. Beh, che aspetti?-

            Per un tempo che sembra interminabile Madame Masque punta la sua arma al cuore di Ling McPherson, poi, lentamente la abbassa.

-Sono molte cose.- dice -Ma non sono un’assassina a sangue freddo -

Ling espira ed in quel momento L’altra solleva la pistola e le spara dritto al cuore dicendo:

-D’altra parte, devo pur proteggere me stessa.-

 

 

5.

 

 

            Nelle Alpi Svizzere un altro Iron Man piomba al suolo affondando nella neve che si fonde al contatto con il metallo rovente della sua armatura ed un altro Demolitore lo segue immergendosi a sua volta nella pozza che si è formata.

            Passano pochi istanti ed il robot verde riemerge portando con sé una figura color rosso ed oro apparentemente esanime.

            Senza un attimo di esitazione riprende il volo.

 

            Da una terrazza panoramica di un palazzo nel cuore del quartiere di Chinatown a New York l’uomo conosciuto come Zhang Tong contempla lo spettacolo della città alla luce del mattino e sorride.

            Ai suoi lati si pongono due donne in costume: la misteriosa Lady Mandarin alla sua destra e l’enigmatica nuova Cybermancer a sinistra.

            Senza voltarsi lui dice:

-Il momento è venuto: l’ora di mostrare a questa città chi è il suo vero padrone. Siete pronte?-

-Attendo solo il tuo ordine.- replica Lady Mandarin accarezzando l’impugnatura della sua spada.

-Non vedo l’ora di scatenare il mio potere.- aggiunge Cybermancer mentre il guanto che ha alla mano destra comincia a brillare.

            Zhang Tong piega le labbra in un sorriso crudele e dice

-E allora che il sangue scorra a Chinatown oggi.-

 

            Tony Stark aspetta che Pepper Potts sia uscita per recarsi nel suo ufficio di Presidente della Stark Solutions poi si alza dal letto e si avvicina al mobile bar. Contempla per qualche istante la bottiglia di whisky che campeggia in bella vista, poi l’afferra e ne versa il contenuto in un bicchiere.

            Un sorriso beffardo si disegna sul suo volto mentre dice:

-Che ne dici, Tony, vecchio mio, ci facciamo un goccetto?-

 

 

CONTINUA

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

Davvero poco da dire, tutto l’essenziale è stato detto nella storia, più breve del solito, peraltro. Passiamo, quindi, a parlare del prossimo episodio dove Tony Stark affronterà i suoi incubi peggiori, apprenderemo il fato di Jim Rhodes ed Eddie March e l’identità della misteriosa hacker, avremo più Iron Man di quanti ve ne aspettate, guest star a sorpresa e rivelazioni sconvolgenti… forse.

Non mancate.

 

 

Carlo



[1]Accadde tanto tempo fa su Iron Man Vol. 1° #2 (Prima edizione italiana Devil, Corno, #87/88).

[2] Nel finale dello scorso episodio.

[3] Come visto su Iron Man Vol. 1° #258/265 (Prima edizione italiana Iron Man, Play Press, #39/43)

[4] Nel crossover “La traversata” di cui vorremmo tanto dimenticarci.

[5] Su Sabretooth Vol. 1° #4 (In Italia su Marvel Miniserie #18.

[6] Creed pensa che nell’armatura di War Machine ci sia Parnell Jacobs e non sa che è Jim Rhodes travestito.

[7] Ovvero due episodi fa.